Il carico
che agisce sull’albero è dovuto principalmente alla spinta del vento, in funzione dell’altezza della pianta, alle differenti forma della chioma (che Wessolly ha schematizzato in: cilindro sottile, elissoidale, sfera e cuore) all’esposizione ed al loro coefficiente di forma (Cp).
Quest’ultimo valore esprime il modo con cui un albero si deforma sotto il carico del vento, in funzione anche della permeabilità più o meno accentuata della sua chioma in habitus estivo pienamente ”fogliato”.
Il SIA assegna
ad una chioma fitta e sana un carico massimo corrispondente ad una TEMPESTA
VIOLENTA, con la velocità di 32,6 m/s (=
w aperta campagna (completamente esposta al vento);
w area periurbana, ossia paese o territorio con edifici bassi (parzialmente protetta dal vento);
w città (protetta dal vento).
Tuttavia,
anche in città si possono verificare situazioni di esposizione
al vento (ad esempio a causa della canalizzazione per l'"effetto
canyon"), per cui alcune piante non sono riparate dagli edifici e vengono,
pertanto, maggiormente sollecitate come se fossero ubicate in aperta campagna.
E’ stato calcolato che un albero di una determinata altezza, in aperta campagna, ha bisogno per resistere alla forza del vento di un diametro del fusto, maggiore di circa il 10 % rispetto ad un identico albero posto in città in posizione protetta.
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cilindro sottile ellissoidale sfera cuore La
velocità del vento secondo DAVENPORT
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